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Immaginate la New York dei film di Woody Alien: le case eleganti dell'Upper West Side, i viali frondosi di Central Park, una borghesia intellettuale benestante e colta; ora immaginatela raccontata non con un occhio impietoso sulle sue turbe e fobie, ma con la voce gioiosa di una scrittrice miracolosamente in grado di mettere in scena una storia d'amore felice senza rinunciare alla profondità di sguardo e alla precisione del ritratto sociale e psicologico. Pubblicato negli Stati Uniti nel 1978, "Felici tutti i giorni" è una commedia sentimentale in cui al posto dei cliché romantici c'è un realistico ottimismo: la storia di due amici, Guido e Vincent, innamorati di due ragazze, Holly e Misty, che nel ricambiarli li costringono a misurarsi con le loro personalità: concrete, volitive, intraprendenti, spesso spiazzanti. Sono quattro esseri umani intelligenti e onesti, talentuosi e fortunati: ma anche per loro la felicità non sarà una conquista istantanea, bensì il frutto del quotidiano confronto con la persona amata.